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Derrick, o almeno il suo interprete
Derrick, Monaco di Baviera e la sua impagliata perversa eleganza. Senza la scontrosità berlinese ma con i medesimi psicopatici sulle piste ciclabili. Quello che la capitale tedesca dovrebbe invidiare a Monaco è la bellezza ai margini delle giostre per i turisti: scorci cristallini del fiume Isar lambiscono la vegetazione e siedono a valle del cimitero dove riposa il maestro Fassbinder. I sulfurei quartieri residenziali alla Funny Games dove nel silenzio fatale della notte sibila un monopattino (o era un irrigatore per prato?) e qualcuno al di là di una tapparella scruta i marciapiedi cercando una anomalia.