Self Made Urbanism. Strati informali di una metropoli
Fino al 3 Novembre 2013 lo spazio nGbK di Berlino ospita la mostra Self Made Urbanism Rome. Informal Common Grounds of a Metropolitan Area. Un percorso storico e inevitabilmente frammentato attraverso la via Casilina, rimodellando i confini di uno spazio urbano su una inedita arte del contemporaneo, sulle orme di una città “auto-organizzata”.
Roma come simbolo archetipo di altre metropoli percorse da migrazioni, interne ed esterne, dove l’abusivismo non è meramente un fatto legale, e dove l’idea di bene comune, di spazio pubblico, è a metà strada tra le contraddizioni e le possibili chimere di nuovi modelli sostenibili.
L’esposizione fa parte di un progetto di ricerca interdisciplinare e internazionale sull’informalità europea iniziato nel 2009 e “l’intento iniziale era quello di produrre la mostra a Roma e poi di portarla in altre città europee”, dice Antonella Perin, co-fondatrice del Self-Made Urbanity project, “molti elementi paralleli si possono tracciare anche in contesti diversi. Purtroppo a Roma non siamo riusciti a trovare un reale interesse per queste tematiche e per questo motivo abbiamo proposto la mostra a Berlino. La curiosità è stata da subito molto alta: alcune delle problematiche storiche romane come la gentrificazione ha raggiunto livelli notevoli anche a Berlino, ma sembra che non ci siano concrete strategie per affrontarle, o ancora poche pratiche collettive”.
*Foto di Stefano Montesi “Shish Mahal Pantanella 1990/91″